Ravel entrò nella grande biblioteca.
Le era capitato di passarci davanti di sfuggita ,qualche volta, ma quel giorno aveva bisogno di silenzio e solitudine.
Lasciò che l'aria imponente degli alti scaffali ricolmi di libri pregiati la facesse sentire protetta ,come dalle mura di una roccaforte.
Si sedette sulla poltrona più vicina alla finestra,lasciando il suo sguardo libero di rimbalzare tra un titolo di storia ad uno di geografia, senza un filo logico.
I suoi occhi erano persi , ma non più del suo cuore, in quei giorni assalito da tumulti che si susseguivano senza sosta.
Abbandonò i suoi pensieri lì, tra le copertine di pelle e le pagine ingiallite,lasciando che la testa si rilassasse come meglio credeva...