Noi italici,
donne e uomini di buona volontà e libero pensiero, al fine di promuovere con atti e con parole il benessere generale e la salvaguardia dei valori fondamentali ed universali di libertà, fratellanza e giustizia, dichiariamo in questo scritto l’atto di nascita del nostro movimento.
Si chiamerà "Italica" perché italico sarà lo spirito dei suoi componenti, indipendentemente dalla provenienza geografica di ciascuno di essi, e perché punterà alla realizzazione di un’ unica, grande Confederazione, coincidente con i confini della nostra penisola: "per superare i particolarismi e unificare con i mezzi della democrazia ciò che Aristotele unì e gli uomini divisero.
Di seguito illustriamo i principi ispiratori di Italica e le disposizioni transitorie, che regolamenteranno il suo funzionamento fino a ratifica dello Statuto del movimento da parte dell'Assemblea degli iscritti.Articolo I Dei principiLibertà, democrazia, onestà, senso di responsabilità, rispetto per gli altri, collaborazione, trasparenza. Gli appartenenti ad Italica si riconoscono in questi valori e si impegnano sul loro onore a farsene interpreti nella loro vita di privati cittadini e nella loro azione di pubblici funzionari.
Articolo II Del programmaSiamo per l'economia di mercato e la libera iniziativa, temperata da leggi che salvaguardino i diritti basilari di tutti i cittadini.
Siamo per l'intervento minimo, ridotto allo stretto indispensabile, del Ducato nelle vicende dei municipi e dei singoli cittadini: il Ducato migliore è quello che ha meno smania di far sentire la sua presenza.
Siamo per la semplificazione legislativa, poche leggi ma chiare e di facile applicazione: una legge che un livello zero non capisce, non è una buona legge.
Siamo per armonizzare sempre più i rapporti fra i Ducati della penisola, al fine di giungere alla costituzione di una Confederazione Italica, che renda più forte e più prospera la nostra Nazione, scongiurando il pericolo di guerre fratricide;
Siamo per rendere sempre più efficiente la macchina statale, attraverso lo scambio delle conoscenze acquisite e la formazione di nuove leve, educate nel segno del senso di responsabilità e della competenza.
Articolo III Del ruolo degli iscrittiChiunque si rispecchi nei principi e nelle linee politiche generali può essere un membro di Italica. Sono previste due modalità di adesione: affiliati e attivisti.
III a) L’affiliato:- Entra nel movimento dopo averne fatto debita richiesta ad un qualsiasi attivista appartenente ad Italica che se ne farà garante morale o attraverso la sede Pubblica in Taverna Ducale.
Dopodiché attraverso discussione e votazione il Consiglio Politico e il Coordinatore generale si pronunceranno a favore o contro tale candidatura a maggioranza relativa;
- E' tale per trenta (30) giorni a decorrere dalla data di ingresso nel movimento. Terminato tale periodo di apprendistato e formazione, l'affiliato ha facoltà di richiedere il passaggio ad attivista. Il Consiglio politico, previa valutazione dell'operato e della condotta dell'affiliato, si pronuncia sulla domanda e può:
- Respingerla, espellendo l'affiliato dal movimento;
- Congelarla, chiedendo un periodo di proroga per valutare meglio l’operato dell’affiliato;
- Accettarla, sancendo l’ingresso a pieno titolo in Italica con la qualifica di attivista.
- Partecipa liberamente a tutte le discussioni postate nell'Assemblea generale del Movimento ma non ha diritto di voto sulle proposte;
- Segnala e riporta all'attenzione dell’ Assemblea particolari problematiche emerse nell'ambito della sua Provincia/Città;
- Ha il il diritto di inserire in firma lo stemma del movimento;
- Non ha alcun diritto di voto all'interno del movimento.
III b) L’attivista:- E' tale previa votazione favorevole da parte del Consiglio politico;
- Accede a tutte le sezioni del forum del Movimento;
- Segnala e riporta all'attenzione dell'Assemblea particolari problematiche emerse nell'ambito della sua Provincia/Città;
- Ha il dovere di partecipare attivamente e con regolarità alle discussioni e alle votazioni, il suo voto nelle discussioni ha valore unitario;
- Ha il diritto di inserire in firma lo stemma del movimento;
- Ha diritto di voto nell'ambito di tutti gli organi collegiali di cui fa parte.
Articolo IV Degli organi collegialiAl fine di garantire all'interno del movimento un confronto ispirato ai principi della dialettica democratica e della discussione costruttiva, vengono istituiti i seguenti organi collegiali:
- Assemblea generale;
- Consiglio Politico.Articolo V Dell’Assemblea GeneraleL’Assemblea Generale è formata da tutti gli iscritti al movimento, che partecipano liberamente alle discussioni ivi promosse. L'esercizio del diritto di voto è riservato ai soli attivisti.
V a) L’Assemblea Generale:- Si pronuncia su tutte le questioni inerenti l'iniziativa politica, con decisioni vincolanti per tutti gli iscritti;
Ogni proposta di legge o azione da intraprendere internamente o a livello Ducale verrà decisa attraverso votazione di tutti gli attivisti, verrà approvata la soluzione che ha ottenuto la maggioranza relativa.
In caso di stallo e di parità di voti, il voto del Coordinatore Generale avrà valore doppio;
- Incarica attraverso votazione a maggioranza relativa il Consiglio Politico di valutare e vagliare specifiche aree di competenza;
- Elegge i membri del Consiglio Politico;
- Elegge il Coordinatore Generale che svolge funzioni di moderatore delle discussioni di tutte le sezioni del Movimento ed ha diritto di veto sulle discussioni e sulle proposte da approvare che non hanno maggioranza relativa.
Articolo VI Del Consiglio PoliticoIl Consiglio Politico è l’organo incaricato di promuovere l’azione politica insieme all'Assemblea Generale, del movimento e le iniziative in cui essa concretamente si realizza a livello nazionale, ducale e municipale.
- E' formato da 5 Coordinatori Locali più il Coordinatore Generale (in mancanza di uno o più Coordinatori Locali, questi verranno sostituiti dai Consiglieri Politici);
- E' eletto dall'Assemblea Generale;
- Resta in carica 120 giorni dal momento della sua elezione;
- Si pronuncia sulle adesioni al movimento e sulla promozione da affiliato ad attivista;
- Espelle, con decisione inappellabile e insindacabile presa con voto a maggioranza relativa un'attivista o un affiliato la cui condotta abbia arrecato grave danno all'azione politica del movimento o che esprima opinioni in radicale e palese contrasto con i principi ideologici fondamentali;
- Affianca il Coordinatore Generale, che delega ai Coordinatori Locali l'attività propagandistica e la gestione delle (eventuali) sedi pubbliche del Movimento nelle taverne provinciali.
Articolo VII Del Coordinatore generaleIl Coordinatore Generale è eletto dall'Assemblea Generale con maggioranza relativa dei votanti.
Resta in carica 120 giorni in concomitanza con l'elezione del nuovo Consiglio Politico.
- Svolge le mansioni di portavoce del movimento e di moderatore del forum interno;
- Il suo voto vale doppio in caso di mancanza della maggioranza relativa in un'azione o proposta da approvare;
- Promuove insieme a tutti gli Attivisti le discussioni in seno all'Assemblea, che è obbligato a consultare per tutte le tematiche inerenti la formulazioni dei programmi elettorali e la selezione dei candidati da presentarsi alle elezioni ducali e municipali;
- In caso di parità assoluta del voto di un'azione o una proposta, ha diritto di veto e il suo voto ha valore doppio.
Articolo VIII Del Coordinatore LocaleIl Coordinatore Locale viene eletto dai concittadini della sua provincia che sono attivisti dell'Assemblea Generale.
Resta in carica 120 giorni in concomitanza con l'elezione del nuovo Consiglio Politico.
- Svolge attività di propaganda e gestisce l'eventuale sede pubblica nella taverna provinciale;
- Si occupa della formulazione e della gestione di invio del messaggio elettorale che sarà vagliato modificato e approvato tramite votazione da parte dell'Assemblea Generale;
- Nelle discussioni che riguardino l'espulsione di un'attivista del Movimento, il voto del Coordinatore Locale della provincia in cui risiede tale attivista avrà valenza doppia.
Articolo IX Del Consigliere PoliticoNel caso in cui il numero degli attivisti del Movimento di una provincia italica sia strettamente inferiore a cinque (5), la figura del Coordinatore Locale viene sostituita dal Consigliere Politico.
Il Consigliere Politico viene eletto dall'Assemblea Generale, dopo essersi candidato a tale ruolo durante l'elezione del Consiglio Politico, avendo raggiunto in seguito alla votazione dell'Assemblea Generale le prime posizioni necessarie a raggiungere il numero di membri previsti per il Consiglio Politico.
Qualunque attivista del Movimento può candidarsi al ruolo di Consigliere Politico.
Resta in carica 120 giorni in concomitanza con l'elezione del nuovo Consiglio Politico.
Articolo X Dell' autogestioneIl Coordinatore Generale in caso di emergenza e per mancanza prolungata della maggioranza degli aderenti al Movimento, può proclamare l'autogestione, in cui tutti gli attivisti attivi indipendentemente dello status e sezione di provenienza decideranno l'azione, le proposte e la momentanea sospensione dei lavori del Movimento.
Articolo XI Della validità della presente CartaQuesta Carta ha validità temporanea dalla data di promulgazione fino all’entrata in vigore dello Statuto, che sarà discusso e approvato con voto a maggioranza semplice da parte degli attivisti.
Articolo XII Delle Uscite dal PartitoIl membro, attivista e/o affiliato, che decide di uscire dal Partito Italica, si vedrà l'account disabilitato (o cancellato, a secondo della sua uscita) trascorse ventiquattro (24) ore dal suo post in cui dichiara espressamente l'uscita dal partito.
Articolo XII Della sede PubblicaViene istituito e previsto nello Statuto la creazione di una sede pubblica nella taverna provinciale, se ritenuto opportuno dal Coordinatore Locale.
Verrà gestita dal Coordinatore Locale in collaborazione con tutti i membri attivi del Movimento della provincia in cui la sede viene istituita.
Fungerà da ufficio di propaganda, reclutamento, risposte al cittadino e custodirà Statuto e Manifesto aggiornati con i programmi elettorali delle future elezioni Ducali.
Articolo XIII Del Consiglio DucaleOgni esponente di Italica eletto nel Consiglio Ducale, si impegna a lavorare nel massimo impegno, costanza e presenza nel rispetto degli ideali e le direttive espresse dal Movimento.
- Ogni Consigliere eletto, in base al numero ed escluso l'eventuale Duca Italico, si preoccuperà di presentare a turno le proposte di legge approvate dal Movimento e da presentare in Consiglio;
- Ogni Consigliere o candidato Duca Italico, può occupare le posizioni eleggibili quantificate nelle prime quattro (4) solo per tre (3) mandati consecutivi, questo per permettere un ricambio generazionale che porti tutti gli attivisti a ricoprire qualsiasi carica e fare esperienza compresa quella di Duca.
Questo articolo viene meno in mancanza di candidati eleggibili disponibili;
- Le liste da presentare così come il programma elettorale, verranno discusse vagliate e votate dall'Assemblea generale, in caso di dispute e mancanza di maggioranza relativa il voto del Coordinatore generale vale doppio.